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🎧 Violenza di genere, elaborate linee di indirizzo per rete soggetti di prevenzione e cura

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🎧 Violenza di genere, elaborate linee di indirizzo per rete soggetti di prevenzione e cura
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Presentate le linee di indirizzo per la presa in carico delle donne e dei minorenni vittime di violenza di genere, uno strumento fondamentale elaborato in modo sinergico dai CAV insieme alle tante operatrici e operatori del settore e anche alle stesse donne vittime di violenza. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità degli inteventi, uniformare il metodo e trovare un linguaggio comune, condiviso, per superare i rischi di frammentazione e progettare risposte efficaci.

Le linee di indirizzo per la presa in carico delle donne e dei minorenni vittime di violenza di genere rappresentano l’esito di un percorso iniziato nel 2018 con il programma antiviolenza ‘La Rete di Nicoletta’ finanziato dalla Regione Toscana, settore delle Politiche di Genere. Serviranno a rendere omogenei gli interventi, a migliorare la qualità dei servizi dei molti attori coinvolti, dai centri antiviolenza agli assistenti sociali, dalla Società della Salute alle istituzioni, una rete di professionisti che da oggi potrà promuovere risposte congrue ed efficaci ai bisogni delle donne e dei loro figli minorenni coinvolti, un processo dove è fondamentale e necessario il riconoscimento della violenza e, dunque, la rilevazione sul piano fisico relazionale, emotivo e giudiziario di queste persone. Le linee sono state realizzate con la collaborazione della dott.ssa Marianna Giordano, attuale presidente CISMAI (il coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso dell’infanzia) e successivamente sperimentate con la collaborazione dell’Istituto degli innocenti e di tutti gli operatori e le operatrici del settore, anche del codice rosa e delle donne protagoniste di storia di violenza. Si articoleranno secondo FASI, a partire cioè dalla valutazione della prima richiesta di aiuto, a quella del rischio di recidiva e alla presa in carico, fino alla cura e alla riparazione, step cruciale, questo, nell’elaborazione dei danni causati dalle violenze e nel contrasto alla trasmissione intergenerazionale. Violenze che, sottolinea Elena Baragli, Presidente del centro Artemisia, nel 2023 ha portato oltre 1100 persone tra adulti e minorenni a chiedere aiuto, ben l’11,5% in più rispetto all’anno precedente. Proprio nel 2022, le donne che si sono rivolte a un CAV in Toscana sono state circa 4600, dati che arivano dal XV rapporto sulla violenza di genere in Toscana 2023 presentato dall’Osservatorio sociale regionale lo scorso novembre.

“Abbiamo sempre più bisogno di connessioni tra centri antiviolenza e istituzioni in modo che i percorsi presenti nel sistema socio-sanitario siano siano connessi strettamente agli strumenti di intervento, come sono i centri antiviolenza”, dice l’assessora regionale al welfare Sara Spinelli, “abbiamo bisogno di acquisire un linguaggio comune tra competenze diverse e una modalità di approccio comune – ha proseguito – perchè questo significa evitare che la violenza venga reiterata in mancanza di un approccio corretto e che si faccia di tutto perchè i percorsi siano chiari, lineari e consentano quindi alle donne e ai loro figli di uscire dal circuito della violenza sentendosi prese in cura”.

“Le parole chiave sono sinergia, omogeneità e integrazione – spiega la presidente del Centro Artemisia, Elena Baragli – perchè spesso nei percorsi di uscita dalla violenza si evidenziano tantissimi bisogni”. “Primo tema è riconoscerla come violenza di genere e, di conseguenza come violenza all’infanzia.” “Tenere insieme questi due aspetti – ha sottolineato – sembra banale, ma in realtà non lo è, perchè purtroppo gli interventi tendono ad essere spezzettati”.

“Queste linee di indirizzo finalmente danno una lettura anche integrata tra tutte le realtà che compongono l’area metropolitana fiorentina comprendente anche il Mugello”. Così il direttore della Società della Salute di Firenze, Marco Nerattini. “Questo ha dato la possibilità ad un gruppo di esperti di redigere le linee guida che sono state sperimentate con un esito molto favorevole da un punto di vista della sensibilità e della capacità di cogliere le situazioni di bisogno”. “Molto importante, perchè basta pensare che i fenomeni di violenza di genere, sulle donne sole o con minori, hanno avuto un trend che ha visto una crescita tra il 2022 e il 2023 di circa l’11% con un numero di casi solo sul territorio fiorentino di circa 1200, di cui più o meno 900 riconosciute come violenze di genere”.

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