Gio 4 Lug 2024

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Prato, inchiesta corruzione: sottosegretario Silli ascoltato come teste in procura

Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli (Italia al Centro) è stato ascoltato per quasi tre ore oggi in Procura a Firenze come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e accesso abusivo al sistema informatico che ha portato ieri all’arresto del comandante della compagnia di Prato Sergio Turini

Quasi tre ore: tanto è durato l’interrogatorio cui oggi è stato sottoposto il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, ascoltato  oggi in Procura a Firenze come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e accesso abusivo al sistema informatico che ha portato ieri all‘arresto del comandante della compagnia di Prato Sergio Turini, dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, socio di maggioranza del Gruppo Colle nel settore tessile e del titolare di un’agenzia di investigazioni Roberto Moretti.

Dalle indagini sarebbe emerso tra l’altro che l’ufficiale dell’Arma si sarebbe rivolto all’imprenditore perché si interessasse, tramite un politico, per evitargli il trasferimento ad un’altra sede. Il politico sarebbe il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli, che non è indagato.

“Ho risposto alle domande del procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dei pm Lorenzo Gestri, Lorenzo Boscagli e Massimo Petricchi – ha detto il sottosegretario Silli uscendo dal palazzo di giustizia di Firenze -. Conosco Matteini Bresci come un imprenditore illuminato che si è sempre interessato del territorio. E come faccio con tanti altri esponenti delle associazioni di categoria mi sono interessato a una questione che mi aveva sottoposto: ogni giorno mi vengono rappresentate decine di casi. Io in assoluta buona fede mi sono mosso in maniera trasparente

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