Sab 23 Nov 2024
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ToscanaSanitàAutonomia differenziata, Giani:'Il provvedimento amplifica le diversità'

Autonomia differenziata, Giani:’Il provvedimento amplifica le diversità’

“Ci coordineremo con le Regioni che la pensano come me sulle misure da assumere contro questo testo”, che “è veramente sbagliato,  amplifica le diversità, i divari che ci sono tra le Regioni”. Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a proposito della nuova legge sull’autonomia differenziata approvata ieri dalla Camera.

“Io sono per un’autonomia equa e solidale, questo testo lo avverso nel modo più deciso perché porta ad aumentare le diseguaglianze tra le Regioni”, ha detto Giani in conferenza stampa. “Sono convinto che dobbiamo fare una riflessione più generale sul concetto di autonomia attuata da questo Governo: io in realtà trovo scelte accentratrici. L’apoteosi dell’autonomia è fatta di parole, mentre sul piano dei comportamenti, penso al ruolo delle prefetture anziché delle Regioni per il Pnrr, e così sulle liste d’attesa il Governo vuole scavalcare le Regioni con l’intervento diretto del ministro o di Agenas. Da un lato si fanno i discorsi, poi nei fatti si sottrae autonomia agli enti locali”.

Contraria anche la Fondazione Gimbe. ”Oggi siamo davanti ad una ‘frattura strutturale’ Nord-Sud che compromette qualità dei servizi sanitari, equità di accesso, esiti di salute e aspettativa di vita alla nascita, alimentando un imponente flusso di mobilità sanitaria dal Sud al Nord. E La legge sull’autonomia differenziata non potrà che amplificare le diseguaglianze già esistenti in sanità”. afferma il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta.

L’autonomia differenziata anzi, sottolinea, “renderà il Mezzogiorno ancora più dipendente dalle ricche Regioni del Nord, che a loro volta rischiano di peggiorare la qualità dell’assistenza per i propri residenti, perché non potranno aumentare in maniera illimitata la produzione di servizi e prestazioni sanitarie a favore dei ‘migranti della salute'”. Secondo il presidente Gimbe, inoltre, “oggi è stato dato anche il colpo di grazia al Servizio sanitario nazionale, pilastro della nostra democrazia e strumento di coesione sociale, per un machiavellico ‘scambio di cortesie’ tra le forze politiche di maggioranza”.

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