Ven 22 Nov 2024
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ToscanaEconomiaCna Federmoda Toscana, 'crisi si aggrava, servono nuove misure'

Cna Federmoda Toscana, ‘crisi si aggrava, servono nuove misure’

Nella prima metà di quest’anno in Toscana hanno cessato l’attività 304 aziende del settore moda, più imprese che in tutto il 2023, di cui 182 solo del settore pelletteria. E’ quanto afferma Cna Federmoda Toscana, sulla base dei dati Movimprese di Unioncamere.

Secondo l’associazione “la crisi si aggrava sempre di più”, per cui “la cassa integrazione non basta più, sono necessarie nuove misure”, e “soluzioni rapide e straordinarie”. Nella sola area metropolitana di Firenze le iscrizioni al registro delle imprese nel settore pelletteria relative al primo semestre 2024 sono 2.358, mentre alla fine del 2023 erano 2.470, con una diminuzione di 112 unita: in tutto il 2023 il saldo era negativo per sole 20 unità. Secondo i dati di Ebret, inoltre, è più che raddoppiata la media delle ore di cassa integrazione del settore tessile in Toscana, che passano dalle 63.000 totali del 2023 alle circa 135.500 dei primi 6 mesi del 2024, dati ancora più consistenti per il settore pelli, cuoio, calzatura dove si è passati dalle media di 200mila ore di tutto il 2023 alle circa 400mila ore del primo semestre di quest’anno. “Attendiamo con fiducia il tavolo della moda convocato dal ministro Urso il 6 agosto – afferma Paolo Pernici, presidente di Federmoda Toscana -.

Auspichiamo misure straordinarie per evitare le chiusure e una nuova progettualità per ripensare le filiere della moda con un’ottica di lungo periodo, coinvolgendo tutti gli attori interessati”. Per Paolo Brogi, presidente del mestiere pelletteria di Cna Toscana, “la tenuta della filiera della pelletteria nella nostra regione è a rischio”

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