L’allarme dal consigliere Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune: ” l’ingegnere che presiedeva la Commissione di collaudo in del sottoattraversamento ferroviario di Firenze ha confermato che il progetto relativo alle gallerie ferroviarie del sistema dell’Alta Velocità di Firenze mandato in gara nel 2022 non comprende il piano di emergenza”.
La denuncia del consigliere Dmitij Palagi, Sinistra progetto Comune, oggi in conferenza stampa. “Dopo le immagini di Bologna allagata, Palazzo Vecchio non può ignorare l’allarme. In via straordinaria domani chiederemo in conferenza capigruppo di convocare RFI per essere audita dalle commissioni di competenza” dice Palagi.
L’ingegner Montanari, presente in conferenza stampa organizzata stamani in Sala Macconi (piazza della Signoria), ha chiarito che da parte sua c’era stato modo di esplicitare i problemi di impermeabilizzazione delle opere relative al sottattraversamento.
A questo, prosegue Palagi, “si aggiunge che la Stazione Foster è prevista in una zona tra le più pericolose della Città in caso di eventi climatici estremi. È un’area ad elevata pericolosità idraulica, secondo le mappe dell’Autorità di distretto dell’Appennino Settentrionale, pubblicate anche dalla rivista La città invisibile, molto attenta alle trasformazioni del territorio. Alla fine della precedente consiliatura avevamo chiesto se non era il caso di rivedere gli scenari di rischio alla luce dei cambiamenti climatici”.
“Ringraziamo l’ingegnere per aver voluto denunciare la vicenda, a seguito di una richiesta di accesso agli atti che avevamo fatto a RFI. Ringraziamo anche il Comitato No Tunnel TAV per il lavoro costante di questi anni, che ci ha permesso di arrivare fino a qui.
Insieme a loro anche l’Associazione IDRA ha spesso denunciato i rischi di questa opera. L’abbiamo invitata oggi e ci ha ricordato le responsabilità del sistema istituzionale, non mancando di sottolineare critiche anche nei nostri confronti” conclude il consigliere.
Che precisa “non si tratta di un tema di polemica politica. Per quanto gli aspetti tecnici siano complessi c’è una domanda centrale, a cui la Città deve ottenere una risposta. Serve il piano di emergenza e affrontare in modo serio il tema del pericolo alluvione”