Gio 12 Dic 2024
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Regione Toscana: 37 milioni per l’accompagnamento al lavoro di persone fragili

La Regione Toscana ha approvato 28 progetti per oltre 37 milioni di euro provenienti dal fondo sociale europeo finalizzati a consentire l’accompagnamento al lavoro di persone con fragilità. Si tratta, spiega la stessa Regione, “di interventi finalizzati all’inserimento sociale e lavorativo di persone particolarmente vulnerabili e a rischio di esclusione sociale”

“Vastissima la platea potenzialmente coinvolta: nella precedente programmazione sono stati oltre 10.000 le persone con disabilità o in condizioni di svantaggio che hanno potuto essere sostenuti nell’accompagnamento al lavoro”. Tutti i progetti dovranno prevedere l’erogazione di un’indennità di partecipazione calcolate sulle ore realmente effettuate di attività formative, laboratoriali e tirocinio fino ad un importo massimo di 500 euro mensili. A seguito dell’approvazione del decreto regionale le risorse disponibili, provenienti dal Fondo sociale europeo, saranno destinate ai titolari dei progetti, che, come prevedeva il bando, sono Associazioni temporanea di scopo (Ats) tra soggetti pubblici (Società della salute e Comuni) e privati (imprese, cooperative sociali e soggetti che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati) di tutta la Toscana. I destinatari delle attività progettuali sono persone disoccupate o inoccupate in carico ai servizi socio-sanitari territoriali. Più in generale si tratta di persone accomunate dal fatto di non essere occupate, di trovarsi in una situazione di grave disagio socio-economico e comunque in carico ai servizi socio-assistenziali, sanitari e/o socio-sanitari territoriali. Tra i gruppi vulnerabili vengono indicate le persone con disabilità, le persone in carico ai servizi di salute mentale, i detenuti ed ex detenuti, i minori italiani e stranieri non accompagnati, i neo-maggiorenni accolti negli ‘Appartamenti per l’autonomia per adolescenti e giovani’ , i giovani post diploma secondario superiore che abbiano avuto un percorso Bes (bisogni educativi speciali) durante la carriera scolastica, i richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale in carico al sistema di accoglienza e le persone vittime di violenza in carico ai servizi. “Questi interventi – ha commentato il presidente della Regione Eugenio Giani – riguardano un ambito decisivo per la qualità della vita di persone in condizione di fragilità: il contatto con il mondo del lavoro è fondamentale per compiere decisivi passi avanti sul piano della socializzazione e dell’integrazione”. “I progetti approvati mettono insieme le competenze presenti sul territorio, a livello pubblico, privato e del terzo settore, sulle tematiche legate alle vulnerabilità – ha aggiunto l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – Sono quindi convinta che questi progetti rappresentino uno strumento fondamentale per tante persone, al fine di conquistare o recuperare la propria autonomia e per la realizzazione del proprio progetto di vita. La filosofia di questi interventi non è assistenzialistica ma è quella di accompagnare le persone verso la realtà lavorativa, secondo le personali capacità e potenzialità, mettendosi in gioco e acquisendo competenze”. (ANSA).

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