“All’interno dei Pir, sei in totale in Toscana, ci saranno i codici bianchi e verdi e avranno luoghi separati. Ciò che una volta comportava 12 ore di attesa al pronto soccorso, in mezz’ora si può risolvere al Pir” ha dichiarato Giani a margine della presentazione di questi nuovi presidi di intervento rapido, complementari al pronto soccorso.
“Sono partiti i Pir, questo istituto nuovo che è destinato a trasformare profondamente il nostro sistema di accesso a quelli che sono i punti sanitari. Sono complementari al pronto soccorso. All’interno dei Pir, sei in totale, ci saranno i codici bianchi e verdi e avranno luoghi separati. Ciò che una volta comportava 12 ore di attesa al pronto soccorso, in mezz’ora si può risolvere al Pir”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a margine della conferenza stampa della presentazione dei Presidi di intervento rapido (Pir), che hanno la funzione di garantire l’accessibilità e la tempestività delle cure, ma anche la continuità dei percorsi assistenziali. I Pir si trovano a Figline e Incisa Valdarno (da dove è nata l’idea), Firenze (a Torregalli), Empoli, Prato e Pistoia.
“E’ una riforma della sanità toscana – ha aggiunto Giani -. Se va come speriamo sarà una vera e propria sperimentazione. L’obiettivo è ampliare poi i Pir”. “I Pir stanno andando a regime, la loro funzione è prendere in carico situazioni di natura sanitaria non emergenziale per cercare di evitare che ci sia un accesso improprio al pronto soccorso. Siamo nell’ambito della sperimentazione che vedrà 3 tipi di Pir: il punto di Figline che avrà accesso diretto, quattro sperimentazioni che avvengono in case di comunità di realtà fiorentine, pratesi, pistoiesi ed empolesi dove ci sarà una presa in carico filtrata dalla medicina generale o dall’116117. La terza modalità è in corso a Torregalli dove per una serie di situazioni di piccola entità c’è un ambulatorio medico infermieristico affianco al pronto soccorso che prenderà in carico queste situazioni di piccolissima entità”. Così l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini a proposito dei Presidi di intervento rapido (Pir).
“Finita la sperimentazione faremo un bilancio e capiremo come implementare questa modalità di presa in carico, dopo 6 mesi tireremo le somme – ha aggiunto Bezzini -. Verificheremo se ci sarà un allentamento della pressione del pronto soccorso”.