Il progetto prevede la creazione di meccanismi virtuosi per inserire in Via Palazzuolo e in quelle circonvicine attività commerciali ed artigianali di pregio, iniziative culturali ed artistiche che facciano da volano anche ad una rigenerazione di quel quadrante della città. Stanziamento previsto per il 2025, un milione e mezzo di euro “ma si tratta solo dell’inizio” dice il presidente della Fondazione CR, Bernabò Bocca.
Via Palazzolo, tristemente nota per episodi di cronaca e di degrado, sarà al centro di un ampio progetto di riqualificazione finanziato dalla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze, con la collaborazione del Comune. il progetto ‘denominato Recreos’ viene descritto dalla Fondazione CR come “una grande sfida che parte dal basso e, in collaborazione con le istituzioni locali, porterà alla ri-costruzione di un’economia di prossimità della zona grazie all’utilizzo di una parte significativa del plafond per progetti intersettoriali e strategici recentemente stanziato dalla Fondazione. L’obiettivo è quello di trasformare questo pezzo del quartiere 1 sperimentando un modello che punta a generare nuova fiducia, costruire alleanze e presidi sociali e stimolare l’attrattività della via creando opportunità”.
Fra le azioni: il rafforzamento dei presidi esistenti e la creazione di nuovi, ad esempio l’estensione della varietà dei servizi educativi, di accoglienza e interculturali con educatori di strada e programmi di supporto personalizzato. Inoltre una portineria di quartiere fungerà da punto di riferimento per residenti e commercianti favorendo la rete collaborativa. In una fase successiva inoltre verranno realizzati creati nuovi spazi pubblici accoglienti e sicuri per la comunità.
Ma il perno centrale del progetto è il ripristino della vecchia vocazione creativa e artigianale di via Palazzuolo coinvolgendo giovani artisti, artigiani e imprenditori sociali e culturali mediante l’utilizzo dei tanti locali oggi abbandonati. Per favorire la riapertura dei locali sfitti (attualmente 43), saranno messe a disposizione risorse per la loro valorizzazione, favorendo l’insediamento di attività dell’artigianato, dell’economia sociale e progetti artistici e culturali, secondo il modello di Social Real Estate, disegnato e gestito in collaborazione con LAMA Impresa Sociale. I progetti/le realtà saranno selezionati attraverso una open call e potranno abitare i locali senza il pagamento di un canone ma solo con la copertura delle spese per le utenze.
“Via Palazzuolo – afferma Bernabò Bocca, Presidente di Fondazione CR Firenze – rappresenta oggi un teatro della complessità dove sono più eclatanti i fenomeni che abitano tutte le città contemporanee. Per questo motivo lo interpretiamo come un osservatorio urbano che ha certamente tante criticità ma può essere l’occasione per altrettanti tentativi di cercare delle risposte comuni e innovative. Con questo progetto lanciamo una sfida alla città e a tutti quei soggetti che vorranno intraprendere con noi questo percorso”.
“Un progetto che dà la possibilità, grazie alla sinergia tra Fondazione, Comune e tante realtà del territorio, di dare una risposta concreta in una zona in cui già è cominciato un lavoro importante ma in cui c’è da incidere ancora di più se vogliamo generare un cambiamento: dal recupero di fondi commerciali ad attività sociali culturali, tante le azioni per fare in modo che via Palazzolo e vie limitrofe possano tornare ad essere sempre più attrattive per i cittadini e per conservare quanto di più prezioso abbiamo, ovvero la nostra storia, la nostra identità e le nostre tradizioni. – ha detto la sindaca Sara Funaro – Quello che abbiamo presentato per via Palazzuolo è un progetto che mira alla sicurezza nel senso più ampio del termine. Non si può infatti pensare di generare sicurezza se non si agisce su più fronti, quello della riqualificazione, della vivibilità, della socialità, del presidio e della prevenzione sociale, aspetti che devono stare necessariamente tutti assieme. E in questo caso infatti in campo ci sono una complessità di interventi che vanno in questa direzione, dare vivibilità e sicurezza anche con presidi sociali, rivitalizzare il tessuto artigianale recuperando vecchie tradizioni e nuovi talenti, un elemento che senza dubbio attrae residenzialità. Un grande grazie va alla Fondazione CR Firenze. Sono molto soddisfatta del rapporto tra l’amministrazione comunale e la Fondazione, sono convinta che debba essere sempre più basato sulla partnership e sulla costruzione di processi e di progetti. Quello che abbiamo presentato oggi è l’apice di questo percorso, dimostra quanto entrambi abbiamo come interesse prioritario il bene della nostra città”.
“Con questa operazione abbiamo l’obiettivo di generare fiducia – continua Bocca – per attrarre nuove attività commerciali, artigianali, creative e associative in grado di trasformare questo ‘non-luogo’ in una realtà vivace e attiva. La sfida è ambiziosa e siamo coscienti del fatto che sarà a lungo termine. Siamo comunque certi che potremo vedere i primi risultati già ad un anno alla partenza del progetto. È un percorso che certamente non possiamo fare da soli ma che ha bisogno del sostegno delle istituzioni locali e, soprattutto, dei cittadini e delle associazioni che operano sul territorio e che, come noi, hanno a cuore la rinascita di questa parte storica di Firenze”.
I primi partner che hanno aderito all’iniziativa sono: Associazione Anelli Mancanti, Associazione A testa Alta, Consorzio Coeso, Cooperativa Cepiss, Cooperativa Con Voi, Cooperativa Il Girasole e Fondazione Solidarietà Caritas Firenze; sono in corso contatti con il comitato di cittadini Palomar. Per avviare il rapporto stabile con gli stakeholders della via, la Fondazione ha donato una ghirlanda natalizia che verrà esposta e nelle date del 22, 29 dicembre e 5 gennaio saranno proposte delle azioni artistiche coinvolgendo artisti e musicisti di strada, in collaborazione con l’Associazione Musart.