Dopo la testimonianza dell’uomo ferito, è stato emesso un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro della sede dell’azienda, eseguito dai carabinieri di Prato nel corso della notte. “L’attività – scrive ancora la procura – ha consentito di individuare 12 lavoratori cinesi privi di permesso di soggiorno. Cinque sono stati trovati in un dormitorio allestito sopra gli uffici.”
C’è un indagato per tentato omicidio nella vicenda dell’accoltellamento ai danni di un cittadino cinese avvenuto la notte tra sabato e domenica scorsi a Prato. Si tratta di un collega della vittima, suo connazionale: insieme i due lavoravano nottetempo in un laboratorio della città in cui è stato accertato lo sfruttamento lavorativo. Per questo la procura di Prato ha arrestato la scorsa notte – in flagranza di reato – un imprenditore cinese, titolare dell’impresa, che è stata posta sotto sequestro. Il presunto aggressore dell’operaio accoltellato è stato invece denunciato, in attesa di nuovi riscontri nel corso delle indagini.
In particolare, a seguito del tentato omicidio, i magistrati spiegano in una nota di aver compreso come l’aggressione sia “maturata nel luogo di lavoro”: una stamperia per abiti da donna con sede in via Pistoiese, nel cuore della Chinatown pratese. La ditta, che lavora per conto di imprese italiane e cinesi, ha circa 30 dipendenti, “risultati agire in condizioni di sfruttamento lavorativo”. Una volta risvegliato, dopo essere stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico, l’uomo accoltellato ha raccontato la sua versione dei fatti: avrebbe subito un’aggressione da un collega con numerose coltellate, poi sarebbe stato portato in strada. Dopo la sua testimonianza è stato emesso un decreto di perquisizione, ispezione e sequestro della sede dell’azienda, eseguito dai carabinieri di Prato nel corso della notte. “L’attività – scrive ancora la procura – ha consentito di individuare 12 lavoratori cinesi privi di permesso di soggiorno. Cinque sono stati trovati in un dormitorio allestito sopra gli uffici. L’azienda è risultata dotata di un sistema di videosorveglianza funzionale a segnalare l’esistenza di situazioni di pericolo e munita di un’uscita di sicurezza per consentire di allontanarsi senza essere visti”
NELL’AUDIO IL SERVIZIO DI Giorgio Bernardini